Licenziati a Natale: facchini bloccano le spedizioni di Gls per 24 ore a Napoli e provincia
Sono 53 i facchini licenziati lo scorso 15 novembre dalla Temi s.p.a, franchisee esclusivo per Napoli e provincia del marchio GLS. Dalla scorsa notte i lavoratori hanno deciso di bloccare i cancelli del magazzino Gls di Gianturco, in piena attività per garantire le consegne a pochissimi giorni dal Natale. "Se non me lo faccio io il Natale allora non se lo fanno nemmeno loro – racconta uno dei facchini, reduce da una notte gelida passata all’esterno dell’azienda nell’area industriale di Napoli – siamo stati licenziati a causa di uno sciopero indetto per chiedere i nostri diritti. Volevamo semplicemente che ci venisse riconosciuto il contratto collettivo nazionale”.
Una delegazione è stata ricevuta in mattinata in Prefettura, dove è stato convocato un tavolo per aprire una trattativa. "Il governo dovrebbe tutelarci – dice quasi con le lacrime agli occhi uno degli ormai ex dipendenti, sposato e padre di tre figli, guardando la Polizia schierata davanti agli ingressi – cosa sto dicendo ai miei figli? Che bisogna lottare! Io sono qui anche per loro".
All'esterno dei cancelli in molti sembrano giovani ma in tanti hanno già famiglia. Anche se può sembrare un dettaglio, il primo pensiero corre subito al Natale che non potranno offrire ai loro bambini. "Per noi non è Natale – dicono – se i miei figli avranno un regalo sarà solo perché ho ancora la fortuna di avere i genitori ancora in vita. Però tutto questo è molto triste perché un padre dovrebbe potersi occupare dei propri figli".
Mentre all'esterno dei magazzini continuano ad ammassarsi camionette di polizia e carabinieri, all'interno sono i corrieri ad ammassarsi, impossibilitati ad uscire a causa del blocco. Anche loro perderanno una giornata di lavoro ma, in religiosa attesa che la situazione si sblocchi, sembrano solidarizzare con i loro colleghi. Intanto in Prefettura la trattativa prosegue. E tra cinque giorni è Natale.